L’8 Giugno 2020 è stato firmato il Patto per l’Export dal tra il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, la Ministra delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministro dell’Università e della Ricerca, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, il Ministro dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione e gli altri membri della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale ed i rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano.
Il patto ha lo scopo di rilanciare il made in Italy nel mondo e si regge su sei pilastri:
Comunicazione
Formazione e l’informazione
E-commerce
Il sistema fieristico
La promozione integrata
Finanza agevolata
Il patto per l’export mette a sistema le risorse straordinarie stanziate dal governo per circa 1,4 miliardi di euro, di cui:
316 milioni di euro per il Piano straordinario Made in Italy e per gli altri programmi promozionali dell’Ice
600 milioni di euro per il rifinanziamento del Fondo 394/81
Fino a 300 milioni di euro per il finanziamento della componente a fondo perduto del Fondo 394/81, fino al 31 dicembre 2020;
82 milioni per le attività di promozione integrata e il piano di comunicazione previsti dal Dl “Cura Italia”
30 milioni per un nuovo bando in materia di temporary export manager e digital export manager, a cura del ministero degli Affari esteri e Invitalia
Oltre 8 milioni, in favore della rete delle Camere di commercio italiane all’estero, a valere sulle annualità del programma “True Italian Taste”, per attività di promozione delle eccellenze agroalimentari italiane e di contrasto all’Italian sounding
Fino a 200 miliardi di garanzie statali per le imprese italiane attivabili attraverso la Sace, ai quali si aggiunge il potenziamento del sostegno finanziario all’export mediante l’assicurazione degli impegni in favore delle imprese italiane esportatrici da parte di Sace per il 10 per cento e da parte del ministero dell’Economia e delle finanze, per conto dello Stato, per il 90 per cento.
Scarica il patto per l'export del 8 giugno 2020
Le misure a sostegno dell’export italiano
Il Decreto Cura Italia (DL 18/2020 converito in legge legge n.27 del 24 aprile 2020), il Decreto Liquidità (DL 23/2020 convertito in legge 5 giugno 2020 n.40) e il Decreto Rilancio (DL 34/2020) hanno stanziato significative risorse a sostegno delle imprese in crisi di liquidità a causa dell'emergenza sanitaria.
Per quanto riguarda il sostegno all'export ed all'internazionalizzazione, il Decreto Cura Italia, entrato in vigore lo scorso 17 marzo, prevede misure come il credito all’esportazione e la concessione di cofinanziamenti a fondo perduto, a carico del Fondo per la Promozione Integrata, con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2020 per i contratti di rete, a cui si aggiungono ulteriori 400 milioni di euro per i contratti di sviluppo. Nell'ambito di tale misura sono finanziabili ad esempio gli studi di fattibilità, viaggi, costi di personale, attività promozionali, attività di formazione, consulenze, partecipazione a fiere, mostre e missioni di sistema in mercati extra UE. Altro specifico strumento finanzia la patrimonializzazione delle PMI esportatrici, per rafforzarne la solidità e la competitività internazionale.
Il Decreto Liquidità, entrato in vigore il 9 aprile u.s., ha attivato 200 miliardi di euro in forma di prestiti garantiti dallo Stato, attraverso la società SACE Simest, del gruppo Cassa Depositi e Prestiti. Il Decreto ha inoltre liberato ulteriori 200 miliardi di euro per sostenere l'export del made in Italy, attraverso un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e da Sace per il restante 10%. Si potenzia ulteriormente il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, fino a 5 milioni per impresa e copertura di tutti i finanziamenti al 90%. Per i prestiti fino a 25.000 euro o in altri casi specifici può coprire fino al 100%. Su piccoli prestiti fino a 25 mila euro, la garanzia è concessa automaticamente e il prestito può essere erogato dalla banca senza attendere la risposta del Fondo.
Il Decreto Rilancio ha ulteriormente incrementato i fondi destinati a sostenere l’export e l’internazionalizzazione. Ad esempio, si stanziano 250 milioni di euro in più per il Fondo di promozione integrata, che arriva a dotazione complessiva di 400 milioni di euro. In particolare il decreto eleva fino al doppio i limiti massimi dei finanziamenti agevolati sul Fondo 394-81 gestito da Simest e sui contributi a fondo perduto del Fondo di promozione integrata, in deroga al tetto di 200 mila euro. Si amplia così la platea di imprese che possono beneficiare di tali strumenti in un periodo difficile come questo.
Infine l'Agenzia ICE è intervenuta con altre agevolazioni per le aziende che partecipano alle sue iniziative promozionali. Ad esempio:
ha annullato le quote di partecipazione, già fatturate alle aziende, per la partecipazione alle iniziative promozionali (fiere estere, seminari, mostre autonome, workshop ecc.) con svolgimento dal 1° febbraio 2020 fino al 31 marzo 2021, in qualsiasi parte del mondo;
ha rimborsato le spese già sostenute per la partecipazione alle iniziative dell'ICE per un tetto massimo pari a € 6.000 ad azienda nei settori agroalimentare e beni di consumo, e a €10.000 ad azienda per quelle del comparto beni strumentali. Il contributo deve essere richiesto entro il 30 giugno 2020;
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